GAZA CITY - Almeno 195 persone sono morte nella Striscia di Gaza, bombardata stamane alle 11.30 locali (10.30 italiane) dall'esercito israeliano; i feriti sono circa 300. L'attacco era stato annunciato come rappresaglia nei confronti dei razzi lanciati da Hamas degli ultimi giorni, ma l'intensità dei bombardamenti è andata ben oltre le attese. Il presidente palestinese, Abu Mazen, ha parlato di "una vigliacca aggressione", e la Conferenza Islamica l'ha denunciato come "un crimine di guerra". Tra i palestinesi uccisi anche il capo della polizia di Gaza Tawfik Jaber. Secondo un portavoce militare israeliano "gli obiettivi che sono stati attaccati erano stati individuati dai servizi informazione negli scorsi mesi e comprendono terroristi di Hamas che operavano da basi, comandi, basi di addestramento e arsenali bellici". E infatti sono stati colpiti obiettivi militari, arsenali e installazioni di Hamas e delle milizie palestinesi, in gran parte situate però nel cuore di aree densamente abitate. E quindi stati colpiti anche moltissimi civili, tra i quali tanti bambini. "Nel mirino degli israeliani c'era il commissariato di Elgewzet, dove era in corso il giuramento delle reclute. - ha spiegato il giornalista Sameh Habeeb - ma attorno al commissariato, ci sono almeno tre scuole e altrettante facoltà universitarie. E molti bambini al momento del raid stavano tornando a casa". Le scuole infatti oggi funzionavano regolarmente, ha spiegato il portavoce di Hamas, Fouzi Barhoum, alla Tv araba Al-Jazeera; le autorità palestinesi che controllano Gaza sarebbero state colte di sorpresa dai raid aerei israeliani: "Pochi giorni fa le autorità israeliane ci avevano fatto sapere che Israele non avrebbe attaccato la striscia di Gaza".
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