sabato 20 dicembre 2008

Musica scaricata da internet, le major rinunciano alle cause

Anche le major si inchinano alla rete. Hanno capito che bloccare chi scarica la musica on-line è impossibile. Niente più cause personali contro i pirati della rete. Cercheranno invece accordi con i provider in modo da ridurre la loro banda web se i loro utenti scaricano musica.Dopo anni di futili quanto costose azioni legali, le major discografiche americane rappresentate dalla Riaa (Recording Industry Association of America) hanno gettato la spugna. Il nuovo corso è stato anticipato dal Wall Street Journal.La strategia dell'attacco legale ai singoli pirati, lanciata nel 2003, aveva portato a mettere sotto accusa circa 35 mila persone, ma nei fatti si era rivelata inefficace: il numero degli scambi "peer to peer" nel frattempo sono cresciuti (cinque miliardi al mese secondo le stime della Electronic Frontier Foundation), la mole dei downloading illegali è tuttora monumentale, l'industria discografica continua ad essere in crisi.Oltre ad essere state infruttuose, le azioni legali si erano rivelate un disastro di pubbliche relazioni per l'industria del disco: tra le vittime messe alla gogna c'erano state giovani madri, una ragazzina di 13 anni, perfino un morto. Le nuove iniziative di lotta contro i pirati della musica sono state concordate dalla Riia con il ministro della Giustizia dello Stato di New York Andrew Cuomo e con alcuni provider che il Wall Street Journal non ha identificato.Il primo passo sarà di allertare i provider che uno o più dei loro utenti scaricano illegalmente brani musicali: a loro volta i provider procederanno a intimare ai "pirati" di interrompere il downloading. Sono previsti due avvertimenti: al terzo potrebbe scattare la riduzione della banda web fino al taglio completo del servizio per i più irriducibili.L'azione della Riia assomiglia alla controversa iniziativa varata in novembre dal Parlamento francese: la regola dei "tre strikes" ha aperto un contenzioso tra Francia e parlamentari della Ue che hanno votato per costringere i provider a ottenere un'ingiunzione di tribunale prima di staccare il servizio ai cybernavigatori impenitenti.Intanto l'industria del disco continua a dare segni di crisi: nel 2000 gli album venduti erano stati 800 milioni, scesi a 500 milioni nel 2007.

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